20. Febbraio 2023 | Responsabilità

Beri & Jasmine on Tour: Esoscheletri attivi vs. passivi

 

Eso... che?

Ricordate il nostro blog post di marzo 2022? No? Nessun problema...
In ogni caso, in quell’occasione abbiamo parlato per la prima volta degli esoscheletri e poi nel nostro primo blog post della serie Beri & Jasmine on tour li abbiamo testati personalmente. 😊

Facciamo ancora una volta un rapido riassunto:

 

Cosa sono gli esoscheletri?

Gli esoscheletri sono strutture che ricoprono il corpo e, ad esempio, possono aiutare i nostri collaboratori dei depositi a sollevare carichi pesanti, salvaguardandone energia e schiena. Svolgono una funzione di supporto per i movimenti del corpo.

 

Qual è la differenza tra esoscheletri attivi e passivi?

La caratteristica fondamentale degli esoscheletri attivi è principalmente il motore o il sistema idraulico (aria compressa). Gli esoscheletri passivi, invece, sostengono il corpo solo attraverso componenti meccanici, come molle o cinghie elastiche.

 

Conclusione sugli esoscheletri attivi:

 

La caratteristica fondamentale degli esoscheletri attivi è principalmente il motore o il sistema idraulico (aria compressa). Gli esoscheletri passivi, invece, sostengono il corpo solo attraverso componenti meccanici, come molle o cinghie elastiche.

 

DPD: Ville, puoi dirci cosa ne pensi?

Ville: «Il feedback sugli esoscheletri attivi è stato controverso. In particolare, portare addosso del peso in più per un periodo prolungato è stato percepito come scomodo. Nel caso dei pacchetti più leggeri, inoltre, l’esoscheletro è stato percepito più che altro come un ostacolo. Per non è stato utilizzato così spesso come previsto».

 

 

Nuovi esoscheletri passivi:

 

Ora estendiamo la fase di test del progetto pilota e mettiamo alla prova gli esoscheletri passivi. La nostra fase di test è iniziata nell’ottobre 2022 e si prevede che si estenda fino a ottobre 2023. Attualmente li utilizziamo nei nostri depositi di Wittenwil e, da metà febbraio, di Buchs. L’obiettivo è di continuare a sgravare i collaboratori di DPD e di rendere più attraente il posto di lavoro.

I nostri nuovi esoscheletri passivi «LiftSuit 2» sono realizzati dall’azienda Auxivo. L’azienda è stata fondata come spin-off del Rehabilitation Engineering Lab dell’ETH di Zurigo e sfrutta la competenza e le conoscenze acquisite in molti anni di ricerca e sviluppo.

Questi esoscheletri passivi dispongono di elementi elastici o fasce. Se, ad esempio, ci si piega in avanti per sollevare un carico, questi elementi immagazzinano energia, che viene poi rilasciata durante il movimento verso l’alto. In questo modo si favorisce un sollevamento corretto e si scaricano i muscoli della schiena e delle anche. Con un peso inferiore a 0,9 kg, questi esoscheletri sono 10 volte più leggeri degli esoscheletri attivi e sono anche tra i più leggeri sul mercato. Sono stati sviluppati per l’uso con carichi leggeri e in particolare per preservare una buona ergonomia.

 

Chiediamo nuovamente a Ville: Perché proprio questi esoscheletri? Qual è il loro valore aggiunto?

Ville: «Il peso ridotto rende gli esoscheletri passivi più comodi da indossare. Si possono paragonare a una giacca invernale. Sono più flessibili, leggeri e scalabili. Il feedback dei collaboratori è sempre positivo e i tempi di utilizzo sono notevolmente aumentati. Tuttavia, non dispongono di tracking digitale e sono in grado di fornire solo la metà del supporto o della portata degli esoscheletri attivi. C’è da dire però che, a parte i pneumatici, non abbiamo molti materiali pesanti. Un normale turno di lavoro non prevede solo pacchi pesanti, ma è un misto di cose. Più precisamente, il peso medio dei pacchi corrisponde a circa 5 kg. Di conseguenza, gli esoscheletri passivi vengono percepiti come più comodi».

 

Beri & Jasmine non sarebbero stati «on tour» se non li avessero testati personalmente sulla loro pelle loro. 😉 Che differenze ci sono? Che sensazioni danno gli esoscheletri passivi?

Beri: «Gli esoscheletri passivi sono decisamente più leggeri e comodi da indossare. Per indossare la struttura ho avuto comunque bisogno di aiuto. Ho aiutato i miei colleghi del deposito a scaricare una cassa mobile. La mia conclusione: in piedi non ho notato grandi differenze. Quando mi sono piegato in avanti per sollevare i pacchi, invece, ho sentito le fasce elastiche allungarsi dietro la schiena. In questo modo, la mia postura era, da un lato, più ergonomica e, dall’altro, ho percepito il movimento verso l’alto quando le fasce elastiche tornavano a contrarsi. Con il passare del tempo questo movimento mi ha davvero alleggerito la schiena».

Restate sintonizzati, Beri & Jasmine sono sempre on tour per mettere sotto la lente d’ingrandimento i processi e le procedure di DPD.

 

A presto e cari saluti

Beri & Jasmine

Beri