«Purtroppo non abbiamo trovato nessuno in casa!», sicuramente avrete già ricevuto questo biglietto almeno una volta. In questa puntata di Beri & Jasmine on Tour vi spieghiamo quali sono i motivi di reso dei pacchi e facciamo chiarezza sull’argomento resi avvalendoci di un caso esemplificativo.

Trova la risposta alla prima domanda qui.

Abbiamo chiesto a Granit, il nostro team leader check-in a Buchs, quali sono i motivi più comuni dei resi:

Ci risponde: «Uno dei motivi più comuni per rendere i pacchi sono gli indirizzi errati. Se al momento dell'ordine sfugge un errore, le informazioni errate stampate sull'etichetta di spedizione ci impediscono di consegnare il pacco. Ma portano a resi anche indirizzi incompleti, come ad esempio il numero civico mancante o i dati del codice postale. Un altro motivo frequente è che non troviamo nessuno a casa per la firma. Anche casi di forza maggiore: eventi imprevedibili, come ad esempio cantieri, incidenti, neve, ecc. possono impedire le consegne».

Beri: «Puoi spiegarci cosa si intende esattamente per ‘check-in’ nella tua funzione?»

Granit: «Noi di DPD Svizzera parliamo di check-in quando i pacchi – che per qualsiasi motivo non hanno potuto essere consegnati – vengono restituiti al deposito».

Studio di caso:

Sulla base di un pacchetto fittizio a Mara, vi portiamo in un viaggio di scoperta per esaminare più da vicino il processo di reso.

Ecco Mara. Mara ha ordinato delle scarpe nuove e un pallone da football per il suo ragazzo in un grande magazzino online. I suoi ordini saranno elaborati da due mittenti diversi. Entrambi i mittenti hanno scelto DPD come fornitore di servizi di spedizione.

Il negozio che spedisce le scarpe: ha prodotti di alta qualità e quindi sceglie il servizio di DPD in modo che tutte le sue spedizioni vengano consegnate contro firma. Quindi, al momento della consegna del pacco, Mara deve confermare con la sua firma.

Il negozio che spedisce il pallone da football: ha scelto il servizio DPD in cui le spedizioni possono essere consegnate in un luogo sicuro, quindi senza firma.

Il 12.01.23 è in consegna il pacco con le scarpe. Tuttavia, Mara se ne dimentica completamente e perde il passaggio del corriere DPD, che le lascia un avviso nella cassetta della posta. L'autista è stato incaricato di riportare il pacco al deposito. Un po' più tardi riceve una notifica via e-mail e scopre che la consegna del pacco verrà ritentata il giorno lavorativo successivo. A seconda del servizio, DPD eseguirà fino a tre tentativi di consegna.

Mara sa che quel giorno non sarà a casa. Tuttavia, desidera che il pacco venga consegnato in modo sicuro e modifica l’istruzione su myDPD, fornendo un'autorizzazione di recapito. In questo modo il suo pacco può essere consegnato in un luogo sicuro anche senza bisogno della firma.

Il 16.01.23 verrà consegnato anche il suo pacco con il pallone. In base alla notifica, Mara sa che non è necessaria la firma e che il pacco verrà deposto in un luogo sicuro.

Cosa succede presso il deposito se non è stato possibile consegnare il pacco?

Il nostro servizio di consegna pacchi DPD riporta il pacco in deposito. Lì, il corriere compila un foglio e indica perché il pacco non ha potuto essere consegnato. Successivamente lo consegnerà al dipendente addetto al check-in. Il motivo del reso viene registrato e documentato nel nostro sistema (importante per il tracciamento per tutti i mittenti, i destinatari e i collaboratori DPD) prima che, alla fine, il pacco venga inserito in una catasta.

Verso mezzanotte i pacchi vengono nuovamente prelevati dalla catasta dall'impianto di smistamento per prepararli alla nuova consegna. Il giorno lavorativo seguente, il pacco viene inserito di nuovo nel percorso del corriere, che effettua il secondo tentativo di consegna.

E chi c'è dietro la gestione dei rendimenti? Il nostro grande team di check-in!

E questo è tutto, speriamo di essere riusciti a darvi un’idea dell’argomento.

Cordiali saluti
Beri & Jasmine

PS: È importante per noi informarvi che il caso descritto è la normale procedura tipica. Naturalmente esistono diversi altri scenari, ma probabilmente esulano dall’ambito di questo post. 😉